I rapporti tra Italia e Canada sono tradizionalmente eccellenti, anche grazie alla presenza di una nutrita comunità di 1,5 milioni di cittadini canadesi di origine italiana, molti dei quali ricoprono ruoli di rilievo nell’imprenditoria locale. Nel gennaio 2025, il Canada è subentrato all’Italia alla Presidenza del G7, consolidando la cooperazione nei principali consessi internazionali.
Il trattato CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), firmato nel 2017 con l’Unione Europea, ha contribuito a incrementare gli scambi commerciali, portandoli a 9,1 miliardi di euro (Fonte ISTAT), di cui 6,1 miliardi di export italiano, con una bilancia commerciale favorevole all’Italia. I dati aggiornati indicano 4,3 miliardi di euro di interscambio nel primo semestre 2025, di cui 3 miliardi di esportazioni italiane.
Principali voci dell’export italiano
- Macchinari e attrezzature: 1,3 miliardi di euro
- Prodotti alimentari: 844 milioni di euro
- Vini: 542 milioni di euro → Il Canada è tra i principali mercati di destinazione dell’agroalimentare e dei vini italiani, in costante crescita
Il CETA ha favorito il riconoscimento di 41 Indicazioni Geografiche Italiane, tra cui, Prosciutti di Parma e San Daniele, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Pecorino Romano, Asiago.
Gli altri settori strategici sono:
- Farmaceutica: 341 milioni di euro di export italiano nel 2024
- Abbigliamento: 343 milioni di euro
- Articoli in pelle: 234 milioni di euro
Le esportazioni canadesi verso l’Italia
- Grano: 580 milioni di euro
- Prodotti metallurgici: 398 milioni di euro
- Aeromobili e parti: 358 milioni di euro
- Farmaceutici: 906 milioni di euro (triplicati nel 2024)
Presenza industriale italiana in Canada
Importante la presenza di aziende italiane con base in Canada, soprattutto nel settore dei beni alimentari (Ferrero, Barilla) dei beni di consumo (Luxottica che ha effettuato alcune operazioni di merging con catene di distribuzione canadesi, quali Pearl Vision e Lens Crafter), del settore della meccanica (Biesse, Danieli, Bonfiglioli). Nel settore del contract è attiva WeBuild Canada che ha in corso alcuni lavori nello sviluppo della metro in Ontario. Eni, Saipem ed Enel Green Power sono presenti nei settori dell’energia e Leonardo è da molti anni presente in Canada e collabora con le Forze Armate canadesi per la fornitura e la progettazione di elicotteri.
Prospettive e criticità
Le prospettive per le aziende italiane restano favorevoli, sia nel comparto dei beni di consumo, grazie all’ampiezza e alla ricettività del mercato canadese, sia nei settori strategici come l’energia e le infrastrutture, dove il Canada è attivamente alla ricerca di nuovi partner e mercati. Il trattato CETA offre ulteriori opportunità, consentendo alle imprese europee di partecipare agli appalti pubblici banditi in Canada, a condizione di una presenza organizzativa sul territorio. Va tuttavia considerato che, seppur in modo marginale, alcune aziende italiane potrebbero subire conseguenze indirette dai dazi imposti dagli Stati Uniti sui prodotti provenienti dal Canada, con possibili limitazioni al transito di merci “made in Italy” destinate al mercato statunitense, qualora non rispettino i requisiti di contenuto previsti dall’accordo USMCA per l’esenzione dai dazi.
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