La recente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Giappone, avvenuta nel marzo scorso, si inserisce in un contesto di crescente cooperazione tra Italia e Giappone. L’entrata in vigore del partenariato strategico nel gennaio 2023 e l’approvazione del Piano d’azione bilaterale 2024-2027, concordato dall’allora premier giapponese Fumio Kishida e dalla Presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, hanno segnato una svolta nei rapporti tra i due Paesi.
Sette ambiti di collaborazione
Il Piano di azione bilaterale 2024-2027 prevede una collaborazione strutturata in sette ambiti chiave: diplomazia, difesa e sicurezza, resilienza economica, cooperazione industriale, cultura, ricerca scientifica e agricoltura. In un quadro internazionale segnato da incertezze economiche e potenziali tensioni commerciali, il rafforzamento delle relazioni economiche tra Italia e Giappone assume un’importanza strategica.
Durante il suo incontro con il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba a Tokyo, Mattarella ha sottolineato la solidità e la fiducia reciproca che caratterizzano il rapporto tra i due Paesi.
«La nostra collaborazione, anche in un periodo complesso per gli equilibri internazionali, rappresenta un modello di relazioni internazionali basato sul dialogo e sulla cooperazione», ha dichiarato il Presidente. E ha inoltre evidenziato la sintonia tra Italia e Giappone sui principali temi dell’agenda globale, così come nei vari consessi internazionali.
Oltre agli aspetti politici, Mattarella ha messo in risalto la crescita delle relazioni economiche e commerciali, nonché l’importanza dello scambio culturale tra i due Paesi. Affrontando il tema delle dispute commerciali globali, ha ribadito che «Italia e Giappone condividono una visione di società aperte, con mercati che favoriscono la cooperazione e il rispetto reciproco. Questo dovrebbe essere il principio guida per promuovere stabilità e pace nel mondo».
I numeri dell’import-export
L’importanza della collaborazione economica tra Italia e Giappone è stata ulteriormente evidenziata dal Presidente durante la sua partecipazione a un incontro organizzato dalla Keidanren, la Confindustria giapponese, alla presenza di rappresentanti delle principali imprese italiane e giapponesi.
I dati dimostrano la solidità degli scambi economici tra i due Paesi: l’Italia esporta annualmente in Giappone beni per circa 8 miliardi di euro, a fronte di importazioni pari a 5,5 miliardi. Anche gli investimenti diretti tra i due Paesi sono significativi, con un valore complessivo di 6 miliardi di euro. «Esiste una collaborazione piena tra Italia e Giappone, fondata su rispetto e fiducia reciproca», ha dichiarato Mattarella, sottolineando come questi principi debbano essere mantenuti e rafforzati nel contesto internazionale. Ha inoltre evidenziato il ruolo fondamentale delle imprese italiane e giapponesi, che con le loro attività contribuiscono a sviluppare nuove opportunità di crescita e innovazione.
Uno dei settori di maggiore cooperazione tra i due Paesi è quello aerospaziale, con il programma “Global Combat Air Program”, un progetto congiunto con il Regno Unito per lo sviluppo di un caccia di sesta generazione. Questo programma rappresenta un esempio concreto della sinergia tra Italia e Giappone, coinvolgendo istituzioni accademiche, centri di ricerca e aziende specializzate.
Il Presidente Mattarella ha inoltre citato l’”Italian Japan Business Group” come un esempio di collaborazione di successo, ricordando che la prossima sessione dell’iniziativa si terrà a Roma il 13 maggio e sarà focalizzata sul rafforzamento delle partnership economiche e commerciali tra le due nazioni.
La visita del Presidente Mattarella in Giappone è avvenuta poco prima dell’inaugurazione dell’Esposizione Universale 2025, che si terrà a Osaka. A partire dal 13 aprile, l’Italia sarà tra i protagonisti dell’evento, con un Padiglione dedicato che ospiterà per sei mesi un fitto programma di incontri ed eventi, mirati a promuovere la cooperazione economica, gli investimenti, gli scambi accademici e le relazioni culturali tra i due Paesi.