Nairobi, il ruolo strategico degli accordi internazionali

Il commercio estero del Kenya rappresenta un elemento chiave per la sua economia. Il Paese registra tradizionalmente un deficit commerciale, parzialmente compensato dalle entrate derivanti dal settore turistico.

L’interscambio è caratterizzato principalmente da esportazioni agricole, tra cui tè, caffè, fiori recisi, frutta e ortaggi. Le principali importazioni riguardano invece macchinari e attrezzature industriali, prodotti chimici e petroliferi, veicoli e olio di palma a uso alimentare.

Accordi internazionali per favorire l’interscambio

Il Kenya ha sottoscritto diversi accordi commerciali per incentivare l’interscambio internazionale. Tra i principali:

  1. COMESA (Mercato comune dell’Africa orientale e meridionale)
  2. EAC (East African Community) – commercio con Uganda, Tanzania, Ruanda, Burundi, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo
  3. AGOA – accesso preferenziale al mercato USA senza dazi (in scadenza nel corso dell’anno)
  4. AfCFTA – zona di libero scambio continentale africana
  5. Accordo di partenariato economico-commerciale con l’Unione Europea – in vigore dal 1° luglio 2024

Principali destinazioni dell’export keniota
 
  • USA: primo paese importatore, in particolare per abbigliamento, tessili e caffè
  • Unione Europea: secondo partner commerciale e destinazione principale dell’export (soprattutto Paesi Bassi e Germania per caffè, fiori recisi, frutta tropicale e prodotti ittici)
  • Regno Unito: prevalentemente tè e caffè
  • Paesi dell’Africa orientale: Uganda, Tanzania, Ruanda e Sud Sudan (beni manifatturieri e alimentari)
  • Pakistan ed Emirati Arabi Uniti: tè e frutta

Principali fornitori del mercato keniota
  • Cina: leader nelle importazioni keniote, soprattutto per macchinari ed elettronica
  • India: farmaci, prodotti chimici e veicoli
  • Emirati Arabi Uniti: prodotti petroliferi
  • Germania e Regno Unito: tecnologie e macchinari

La presenza italiana in Kenya: dal ritiro industriale alla vitalità turistica

Fino agli anni ’90, importanti aziende italiane come Agip, Alitalia, Fiat, Fata, Agusta e Farmitalia erano attivamente presenti e affermate nel Paese. Successivamente, si sono gradualmente ritirate in favore di altri mercati, secondo le rispettive strategie industriali.
Nonostante ciò, la presenza italiana è rimasta significativa, in particolare in ambito imprenditoriale nel settore turistico-alberghiero e nei villaggi vacanze, con una forte concentrazione nelle zone costiere di Malindi e Watamu. Sulla costa di Malindi è inoltre attivo l’unico centro spaziale per il lancio di satelliti dell’Agenzia Spaziale Italiana esistente fuori dall’Italia, realizzato alcuni decenni fa dall’ingegnere Luigi Broglio.

Andamento recente dell’interscambio Italia-Kenya

Negli ultimi cinque anni si era registrato un forte calo dei flussi commerciali tra i due Paesi. Basti pensare che l’export italiano nel 2020 era più del doppio rispetto al 2024.
Dal 2023 si osserva tuttavia una ripresa: le esportazioni italiane verso il Kenya hanno raggiunto i 142,218 milioni di euro nel 2024, segnando una crescita del 3,1% sull’anno precedente.

Principali esportazioni italiane verso il Kenya nel 2024 (in migliaia di euro)
  • Altre macchine per impieghi speciali: 25.609
  • Strumenti di misurazione, prova e navigazione: 13.875
  • Altre macchine di impiego generale: 11.081
  • Macchine di impiego generale: 8.904
  • Altri prodotti chimici: 5.351
  • Frutta e ortaggi lavorati e conservati: 4.761
  • Pitture, vernici, smalti, inchiostri e adesivi sintetici: 3.619
  • Agrofarmaci e altri prodotti chimici per l’agricoltura: 2.926
  • Macchine per metalli e altre macchine utensili: 1.966
  • Mobili: 1.865

Le importazioni italiane dal Kenya in crescita

Nel 2024 le importazioni italiane dal Kenya sono aumentate del 36%, raggiungendo i 67 milioni di euro. Il saldo commerciale rimane ampiamente positivo a favore dell’Italia, con un surplus superiore ai 75 milioni di euro. Le principali importazioni dal Kenya nel 2024, in migliaia di euro:

  • Oli e grassi vegetali e animali: 35.763
  • Cuoio conciato, articoli da viaggio, borse, pelletteria, selleria e pellicce: 5.513
  • Prodotti di colture permanenti: 4.936
  • Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati: 4.869
  • Frutta e ortaggi lavorati e conservati: 3.264
  • Piante vive: 3.032
  • Altri prodotti alimentari: 2.437
  • Altri prodotti chimici: 1.066


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