Il memorandum di pace firmato tra Washington e l’Azerbaigian rappresenta un “asset” significativo per il posizionamento internazionale di quest’ultimo. Oltre a ripristinare il controllo sulla regione del Nagorno-Karabakh, occupata dall’Armenia dal 1993, e a favorire il reinsediamento di un milione di profughi azeri, il memorandum normalizza i rapporti con paesi che avevano sostenuto l’Armenia, come la Francia. Ciò permette all’Azerbaigian di presentarsi come leader di una regione caucasica ora pacifica, dove intrattiene relazioni cordiali con Georgia e Turchia, con cui condivide radici culturali e linguistiche, e mantiene legami intensi con la Russia, sebbene questi ultimi siano diventati più “freddi” rispetto al recente passato.
La sfida economica: diversificazione
L’attrazione di investimenti esteri è cruciale per accelerare la necessaria diversificazione economica, soprattutto a causa della diminuzione delle riserve petrolifere e delle fluttuazioni dei prezzi internazionali. Le autorità locali privilegiano lo sviluppo del settore agricolo, delle energie rinnovabili, della digitalizzazione e ICT, nonché dei trasporti e delle infrastrutture correlate.
I settori di interesse per le aziende italiane
Esaminiamo sinteticamente i progetti governativi nei settori sopra citati in quanto potenzialmente di interesse per le aziende italiane.
Agricoltura e agroalimentare – Nonostante l’agricoltura sia storicamente una delle principali voci nell’export “non oil” dell’Azerbaigian, il settore necessita di ingenti investimenti per aumentarne la produttività. Il suo ruolo è cruciale per l’economia locale: sebbene contribuisca solo per il 6% al PIL, impiega il 35% della popolazione attiva.
Sono previsti incentivi per gli investitori stranieri e locali che investono nelle aree rurali introducendo tecnologie innovative, inclusi contributi fino al 40% per l’acquisto di macchinari e attrezzature, l’esenzione dall’IVA locale (18%) e agevolazioni per lo sviluppo di industrie correlate (fertilizzanti, trasformazione alimentare).
Sono inoltre facilitati gli interventi per contrastare l’elevata salinità in molte aree rurali, con il supporto della Asian Development Bank, che ha stanziato 100 milioni di dollari iniziali per questo scopo.
In seguito alla riacquisizione delle aree del Nagorno Karabakh, le autorità stanno promuovendo attivamente lo sviluppo agricolo e non solo, anche per favorire il reinsediamento di un milione di azeri che hanno abbandonato queste zone a causa del conflitto con l’Armenia.
Energie rinnovabili – Importanti investimenti da parte delle autorità locali mirano a soddisfare il 30% del fabbisogno energetico interno da fonti rinnovabili entro il 2030, attraverso l’installazione di 2000 MW. Questo obiettivo è stato dichiarato durante la Conferenza sul clima (COP) tenutasi a Baku nel novembre 2024. L’ambizione futura è quella di diventare un esportatore di energie rinnovabili tramite il “Green Corridor”, un elettrodotto che l’Unione Europea ha dichiarato di voler finanziare, il quale attraverserà la Georgia e il Mar Nero per raggiungere Romania e Ungheria.
Attualmente, sono in costruzione tre grandi impianti solari per un totale di 800 MW, frutto della collaborazione tra la compagnia petrolifera Socar e la emiratina Masdar, oltre a un impianto eolico da 200 MW realizzato con la saudita ACWA Power.
Inoltre, lo scorso luglio, il fondo sovrano azero (SOVAZ) ha siglato un accordo con l’americana Enfinity Global, acquisendo il 49% del portafoglio di impianti di energia rinnovabile gestiti da quest’ultima in Italia, prevalentemente situati nel Lazio e in Emilia Romagna. L’anno precedente, era stato firmato un accordo tra ENI e la compagnia petrolifera statale SOCAR per lo sviluppo di tecnologie volte a ridurre le emissioni nell’estrazione di idrocarburi.
L’Agenzia Azera per l’Energia Rinnovabile coordina i progetti del settore sotto l’egida del Ministero dell’Energia.
Per visualizzare i progetti in programma, visitare il sito governativo area.gov.az/en/page/layiheler (fonte: Mercati Esteri-Maeci).
Digitalizzazione e ICT – Anche in questo settore il Paese ha fatto enormi progressi, una priorità per le autorità locali. La penetrazione di Internet ha raggiunto l’intero Paese, il 90% dei cittadini ha la possibilità di interagire da remoto con tutte le istituzioni governative, oltre a gestire in modalità telematica le procedure relative alle transazioni commerciali. Un rapporto della Banca Mondiale (GovTech Maturity Index) colloca l’Azerbaijan al secondo posto su 59 Paesi. Questo contesto ha visto moltiplicarsi l’offerta di servizi anche da parte di operatori privati, per facilitare l’accesso ai residenti ai vari servizi necessari per molteplici esigenze legate all’utilizzo dei trasporti, agli acquisti e alla viabilità.
Trasporti e infrastrutture – L’Azerbaigian si sta affermando come un importante hub logistico tra Oriente e Occidente, grazie alla sua posizione strategica tra il Mar Nero e il Mar Caspio. Il settore logistico contribuisce già per l’8% al PIL nazionale, una percentuale in crescita. Per supportare questo sviluppo, sono state realizzate significative opere infrastrutturali, tra cui l’ammodernamento della ferrovia Baku-Tbilisi-Kars e la costruzione di circa 900 km di nuove strade che collegano le principali città del paese.
Un elemento chiave di questa strategia è l’ampliamento del porto di Baku, situato nell’area di Alat, 40 km a sud della capitale e inaugurato nel 2021. Questo polo intermodale stradale, ferroviario e portuale consente di raggiungere gli altri paesi rivieraschi del Mar Caspio. Accanto al porto, la Zona Economica Libera di Alat (www.AFEZ.az), che si estende su 850 ettari, rappresenta un importante polo logistico e industriale. Ospita industrie nei settori dei materiali da costruzione, fertilizzanti e farmaceutici e offre notevoli incentivi agli investitori stranieri. Tra questi figurano esenzioni da tasse societarie e personali, IVA e dazi di importazione per macchinari e attrezzature destinate agli impianti produttivi locali. La Zona Economica Libera di Alat è concepita come il cuore della logistica in Azerbaigian e nell’intera regione del Caucaso e del Caspio.
Per informazioni dettagliate sui progetti di investimento prioritari e sulle procedure per la costituzione di società in Azerbaigian, è possibile consultare i siti web degli enti governativi Azerbaijan INVESTMENT COMPANY e AZPROM.
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