Il Costa Rica è uno dei Paesi più stabili e sviluppati del Centroamerica, con un modello basato su apertura commerciale, investimenti esteri e settori ad alto valore aggiunto.
Sebbene sia un Paese con soli 5,1 milioni di abitanti, ha un’economia diversificata e competitiva, con punti di forza nella tecnologia e nella sostenibilità. La sua stabilità politica e il capitale umano qualificato restano vantaggi chiave nella regione.
A partire dagli anni ’80 il Costa Rica ha avviato la trasformazione da un’economia principalmente basata sulla coltivazione ed esportazione di prodotti agricoli (caffè e banane), a una produzione industriale avanzata, sviluppando settori a elevata tecnologia quali il settore elettronico, il medicale e il farmaceutico, nonché creando un efficiente settore terziario dei servizi (es. i call center e il settore turistico-alberghiero). Oggi il Paese è una destinazione attraente per gli investimenti grazie alla sua posizione strategica, che lo rende un hub ideale per il nearshoring, situato tra il Mar dei Caraibi e l’Oceano Pacifico, e adiacente a Panama.
I numeri dell’economia costaricense
La crescita del Costa Rica continua a essere trainata dalla domanda interna e dagli investimenti diretti esteri (IDE), che rimangono fattori chiave per l’espansione economica. Infatti, gli IDE sono al loro punto più alto nella storia, con una crescita media post-pandemica del 4% annuo. L’ultimo valore riportato dalla Banca Mondiale per il 2023 è di 4,67 miliardi di euro.
I punti di forza dell’economia costaricense sono:
- Turismo: rappresenta circa 8-10% del PIL, grazie all’ecoturismo, spiagge, biodiversità e parchi nazionali.
- Tecnologia e servizi: include produzione high-tech, servizi finanziari, call center (BPO) e sviluppo software.
- Industria: molte aziende multinazionali producono in Costa Rica dispositivi medici, elettronici e farmaceutici.
- Energia: oltre il 98% dell’elettricità proviene da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, geotermico). Il Paese è leader mondiale nella neutralità carbonica.
- Agricoltura: esportazioni di banane, ananas, caffè e zucchero.
Il Costa Rica ha firmato Trattati di libero scambio (TLC) con Stati Uniti, Unione Europea, Cina e altri, che facilitano l’accesso ai mercati globali. I suoi principali partner commerciali sono, infatti, Stati Uniti (il più importante mercato di sbocco), Cina, Paesi Bassi e paesi dell’America Centrale.
La congiuntura economica
La Banca Centrale del Costa Rica (BCCR) prevede una crescita economica del 4,1% per il 2025. Questo dato si confronta con la crescita del 4,3% nel 2024. Per il 2026 gli analisti prevedono un leggero rallentamento al 4%.
L’inflazione rimarrà bassa, tra il 2 e il 3%, e questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto entro il terzo trimestre del 2025. Inoltre, la moneta nazionale, il colón costaricense, sta mostrando segni di rafforzamento, raggiungendo il suo punto più alto nella storia. Questa stabilità probabilmente sosterrà lo slancio economico e manterrà condizioni favorevoli per lo sviluppo del Paese. Tuttavia, la BCCR avverte che rischi esterni, come tensioni geopolitiche, controversie commerciali globali ed eventi meteorologici estremi, potrebbero influire su queste proiezioni. Ciononostante, il PIL continua a crescere significativamente; secondo i dati della Banca Mondiale, il suo valore nel 2023 era di 86,10 miliardi di dollari (82,5 miliardi di euro).
Circa gli investimenti, il 2023 ha segnato un cambiamento significativo nel modello di attrazione degli investimenti diretti del Costa Rica. Secondo il Ministero del Commercio Estero, l’attrazione degli IDE verso regioni al di fuori della Grande Area Metropolitana (cosiddetta GAMA) è raddoppiata a dicembre 2023. Nei primi tre trimestri dell’anno, su 56 progetti di investimento avviati nel Paese, 12 hanno scelto località al di fuori della GAMA, segnando una pietra miliare nell’attrazione degli investimenti. Questa crescita del 16%, rispetto all’anno precedente, ha rappresentato quasi 3 miliardi di dollari, con le zone di libero scambio che hanno svolto un ruolo di primo piano, generando circa il 51% degli IDE.
L’interscambio commerciale e la presenza italiana
La presenza economica italiana in Costa Rica consta di un elevato numero di aziende locali di origine italiana, con oltre 8.000 espatriati e con una notevole presenza di prodotti e beni italiani nei settori dell’alimentare, della moda, dell’arredo, della meccanizzazione agricola, dei macchinari e beni strumentali. Nel Paese sono presenti anche grandi gruppi italiani, come Enel Green Power, Ghella Costruzioni, Mapei, Menarini, Orsero, Telespazio.
Nel 2024 l’interscambio tra i due paesi è cresciuto di quasi il 10% raggiungendo i 485,609 milioni di euro, rispetto ai 458,6 milioni di euro registrati nel 2023.
L’export italiano è ammontato a 211.909 con una crescita del 5,6% rispetto l’anno precedente. Le esportazioni italiane consistono principalmente in macchinari, strumenti elettromedicali articoli in plastica, prodotti chimici e fertilizzanti. La quota di mercato italiana è circa dell’1%.
Anche le esportazioni costaricensi hanno fatto registrare un andamento positivo raggiungendo i 273.700 milioni di euro con una crescita del 4% rispetto l’anno precedente. L’import italiano dalla Costa Rica è composto, per oltre il 90%, da prodotti agricoli (banane e caffè).
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