Dittatura, esodo, democrazia

Alla guida del Movimento di Liberazione albanese durante l’occupazione prima italiana e poi tedesca ci fu Enver Hoxha, leader comunista che assunse il potere nel 1946 e governò fino al 1985. La sua politica isolazionista portò l’Albania fuori dal Patto di Varsavia nel 1968, mantenendo una rigida ortodossia stalinista e un’economia autarchica e arretrata.
Il suo successore, Ramiz Alia, tentò inutilmente un’apertura tra il 1986 e il 1991. La popolazione, stremata, diede inizio alle prime migrazioni di massa verso l’Italia, culminate nell’agosto 1991 con l’arrivo del mercantile “Vlona” a Bari.
Per contenere l’emergenza, il governo italiano varò l’Operazione Pellicano (1991–1993), con l’invio capillare di aiuti alimentari e sanitari. Nel 1992 si tennero le prime elezioni libere: vinse Sali Berisha, segnando la fine del regime comunista.


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