Le Filippine, con 117 milioni di abitanti, sono una delle economie più dinamiche della regione del sud est asiatico e del Pacifico. Il loro dinamismo economico riflette la crescente urbanizzazione, una popolazione numerosa e giovane, la lingua inglese diffusa su tutto il territorio, una forte domanda dei consumatori, sostenuta da un vivace mercato del lavoro a costi molto contenuti e da robuste rimesse degli emigrati, che hanno aumentato i redditi dei più vulnerabili. Il settore privato rimane vivace, con un comparto dei servizi in rapida espansione, che comprende l’outsourcing dei processi aziendali, il commercio all’ingrosso e al dettaglio e il turismo. Il tasso di povertà è sceso dal 16,7% nel 2018 al 15,5% nel 2023.
A livello mondiale, le Filippine si sono classificate come l’ottava economia a crescere più rapidamente lo scorso anno. Grazie alla continua ripresa e alle riforme, il Paese è sulla buona strada per passare da un reddito medio-basso a uno medio-alto entro il 2026. Il Paese è inoltre ricco di materie prime, con importanti giacimenti petroliferi e di gas, nonché giacimenti auriferi e di rame.
L’economia filippina ha mantenuto una crescita costante del prodotto interno lordo (PIL) del 5,7% nel 2024, la seconda più rapida nell’ASEAN, nonostante le molteplici difficoltà.
Prospettive positive per il 2025
Anche le prospettive per il 2025 rimangono ottimistiche, alimentate da un’inflazione più bassa e da consumi e investimenti più elevati.
Le previsioni degli analisti confermano una crescita robusta, tra le più rapide della regione, nonostante il rallentamento globale e la crescente incertezza delle politiche commerciali. A sostenere questa dinamica concorrono la forte domanda interna, favorita da un’inflazione stabile e dall’allentamento della politica monetaria, gli investimenti pubblici continuativi e gli effetti delle recenti riforme in materia di politiche di investimento, volte a stimolare il capitale privato.
Nel medio e lungo termine, il governo si è impegnato a effettuare ingenti investimenti per promuovere una crescita inclusiva. Tuttavia, il raggiungimento degli obiettivi fiscali a medio termine richiederà un’accelerazione degli sforzi di mobilitazione delle entrate. Le riforme della politica fiscale recentemente approvate, che hanno ampliato la base imponibile, contribuiranno a un aumento marginale delle entrate fiscali nel 2025.
Quadro economico
Nel 2024, i servizi e l’industria si sono confermati i principali motori della crescita, con un’espansione rispettivamente del 6,7% e del 5,6%. Ciò è stato possibile grazie al rafforzamento del commercio all’ingrosso e al dettaglio, cresciuto del 5,6% e responsabile di un contributo dell’1,1% al PIL, nonché alle attività finanziarie e assicurative, e ai servizi professionali e alle imprese.
Anche il settore delle costruzioni ha registrato una solida crescita annuale del 10,3%, accompagnata dalla ripresa del settore manifatturiero (+3,6%). Tuttavia, tali effetti sono stati in parte compensati dalla contrazione dell’1,6% nel settore agricolo, dovuta all’impatto di sei tifoni consecutivi che hanno sconvolto la produzione agricola, l’allevamento e la pesca.
Nonostante ciò, la domanda interna è rimasta forte, con una crescita del 5,7% nel 2024, poiché tutte le principali voci di spesa hanno registrato una robusta espansione. Grazie al rallentamento dell’inflazione e ai tassi di interesse più bassi, i consumi delle famiglie sono aumentati del 4,8% lo scorso anno.
La spesa pubblica è cresciuta del 7,2% nel 2024, trainata da maggiori costi per i servizi al personale e da una spesa più elevata per le infrastrutture pubbliche. La formazione lorda di capitale è aumentata del 7,5%, spinta dalle attività di costruzione sia pubbliche che private.
Il quadro generale
Nonostante le difficoltà interne ed esterne persistano anche nel 2025, il governo continua a implementare strategie volte a stimolare la crescita, per garantire che le Filippine rimangano sulla buona strada verso gli obiettivi a medio e lungo termine stabiliti dal Piano di sviluppo filippino (PDP) 2023–2028.
I principali rischi nazionali ed esterni per l’anno in corso includono perturbazioni meteorologiche, disastri naturali estremi, un rallentamento economico globale acuto e prolungato nelle principali economie, tensioni e conflitti geopolitici in corso, guerre commerciali e politiche commerciali protezionistiche, soprattutto negli Stati Uniti.
Il prodotto interno lordo delle Filippine ha registrato una crescita annua del 5,4% nel primo trimestre del 2025, e il governo prevede per l’anno in corso una crescita del PIL superiore al 6%.
I principali fattori che hanno contribuito alla crescita annua nel primo trimestre del 2025 sono stati il commercio all’ingrosso e al dettaglio e le attività finanziarie e assicurative (+7,2%). Gli altri principali settori economici — agricoltura, silvicoltura e pesca, industria e servizi — hanno registrato una crescita annua rispettivamente del 2,2%, 4,5% e 6,3%.
Dal lato della domanda, la spesa per consumi finali delle famiglie è cresciuta del 5,3% su base annua nel primo trimestre del 2025. Anche le seguenti voci hanno registrato una crescita tendenziale: la spesa per consumi finali della Pubblica Amministrazione (+18,7%), gli investimenti lordi (+4,0%), le esportazioni di beni e servizi (+6,2%) e le importazioni di beni e servizi (+9,9%).
Reddito nazionale in aumento
Il reddito nazionale lordo è aumentato del 7,5% su base annua. Analogamente, il reddito primario netto proveniente dal resto del mondo ha registrato una crescita del 24,6% nello stesso periodo.
Tra i provvedimenti adottati, l’estensione del Fondo per il Miglioramento della Competitività del Riso fino al 2031 — con un aumento di 30 miliardi di PHP — punta a incrementare la produzione locale e stabilizzare i prezzi, anche alla luce delle potenziali perturbazioni climatiche.
Il governo sta inoltre intensificando gli sforzi per contenere la peste suina africana (PSA), così da mitigare le interruzioni nell’approvvigionamento di carne suina.
Si prevede infine che la nuova legge, soprannominata “CREATE MORE”, posizionerà le Filippine come destinazione chiave per gli investimenti, attirando aziende che intendono diversificare le loro sedi operative.
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