In questa fase di incertezza e complessità, il sistema imprenditoriale italiano ha davanti a sé una grande opportunità per consolidare ed espandere il presidio nei mercati tradizionali e nuovi. Attraverso un maggiore uso del franchising, è possibile costruire una solida fedeltà verso l’importazione e il consumo del Made in Italy nei comparti merceologici dove l’Italia eccelle.
In un’epoca segnata dalla forte instabilità dei mercati e dalla tempesta sui dazi, il franchising potrebbe rivelarsi una leva strategica non solo per conquistare ma anche per stabilizzare la presenza italiana nei mercati esteri.
Mercati da monitorare: USA, Golfo, Asia e Africa
Tra i mercati da attenzionare per una strategia basata su modelli di franchising si segnalano i Paesi del Golfo, oltre naturalmente a Cina e India. Anche alcuni Paesi africani emergenti possono già oggi costituire reali opportunità di business. Ma sono, ancora una volta, gli Stati Uniti — più di quanto si possa immaginare — ad offrire concrete possibilità di crescita per le imprese italiane.
In ragione dei profondi cambiamenti nello stile di vita della popolazione americana, si sta affermando un modello alimentare che privilegia salutismo e sostenibilità. Questo apre grandi opportunità per la ristorazione autentica italiana, tanto nelle metropoli quanto nei principali centri della provincia americana.
Il successo del food Made in Italy
Una grande catena italiana del settore alimentare, dopo anni altalenanti, sta ora crescendo rapidamente negli USA grazie a format originali e coerenti con il vero Made in Italy, attirando l’interesse di importanti investitori locali. Insegne di pizzerie napoletane e romane autentiche, pinserie, gelaterie artigianali penetrano in aree lontane dalle tradizionali comunità italo-americane, conquistando il pubblico giovane.
I due ostacoli che in passato hanno frenato la penetrazione italiana — limitata cultura imprenditoriale internazionale e scarse risorse finanziarie — si stanno progressivamente attenuando, aprendo spazio a nuove dinamiche.
Il franchising per tutti, non solo per i grandi gruppi
Per cogliere appieno tutte le opportunità del business franchising, è necessario un ulteriore passo avanti nelle strategie d’impresa. Le formule del franchising non sono appannaggio esclusivo di grandi gruppi, né di aziende con lunga storia: l’esperienza recente premia le realtà giovani, capaci di portare innovazione nei modelli di business.
Il brand Italia si rivela oggi un potente catalizzatore per attirare investitori esteri, desiderosi di importare le insegne più iconiche della tradizione italiana.
Sempre più si affermano format commerciali ispirati alle tradizioni regionali, come pinserie, arancinerie, cannolerie, piadinerie, che si aggiungono ai modelli già consolidati. La varietà dell’offerta italiana diventa un punto di forza identitario.
L’importanza di un format ben strutturato
Le esperienze di successo dimostrano che, anche nel franchising internazionale, è indispensabile presentare al partner un format ben definito, frutto di iniziativa interna o stimolato da una domanda estera.
Una solida struttura contrattuale deve includere strumenti efficaci per tutelare la proprietà intellettuale, sia quella originaria dell’azienda, sia quella generata dal singolo accordo di franchising. Questo è fondamentale per sostenere una crescita stabile e sicura all’estero.