Il franchising nel settore medico-dentistico

Anche in Italia questa tipologia di franchising sta vivendo una crescita significativa, grazie alla possibilità di standardizzare servizi, ottimizzare costi e garantire qualità ai pazienti. Catene come Mydentist, Affidea Dental o Dentix offrono un modello chiavi in mano, con supporto nella gestione, marketing e formazione.

Ad esempio Mydentist, con oltre 50 cliniche in Italia, ha sviluppato un modello basato su multi-specialità e finanziamenti agevolati ai pazienti, mentre la società spagnola Dentix è cresciuta con un approccio low-cost e pubblicità aggressiva.  

In forte sviluppo anche i franchising di laboratori odontotecnici: esempi come Zhermack o l’indiana Modular forniscono supporto tecnico e commerciale ai laboratori affiliati.   

I vantaggi di questa formula risiedono nella riduzione dei rischi imprenditoriali attraverso: 

  • l’acquisizione di clientela già strutturata;
  • economie di scala negli acquisti (materiali, apparecchiature);
  • protocolli già collaudati, formazione e brand riconosciuto;  
  • supporto gestionale con software per la gestione (es. software clinici), assistenza legale e contabile;  
  • marketing centralizzato:  
    • campagne pubblicitarie nazionali, lead generation e ottimizzazione SEO del sito.  
    • franchising che integrano visite online, pianificazione digitale.

 

A fronte di questi vantaggi vanno valutate le criticità, quali:

  • Alto investimento iniziale con costi di avviamento che possono superare i 200.000 € (attrezzature, affitto locali, fees di franchising).  
  • Vincoli contrattuali quali l’obbligo di acquistare materiali dal franchisor e limitazioni nella libertà gestionale.  
  • Concorrenza con studi indipendenti: ancora molti pazienti preferiscono il rapporto diretto con dentisti non affiliati a grandi marchi. 

 

Nel franchising odontoiatrico, la legge 129/2004 è fondamentale perché:  

  • impedisce ai franchisor di nascondere informazioni chiave (es. tassi di fallimento di altre cliniche affiliate);
  • garantisce che il dentista-franchisee riceva formazione adeguata su protocolli medici e gestionali.  
  • stabilisce regole chiare su esclusività territoriale (es. evitare che due cliniche della stessa catena siano troppo vicine);   
  • se il franchisor viola gli obblighi (es. fornisce dati falsi o non assiste il franchisee), il contratto può essere annullato e sono previsti risarcimenti.  


Il franchising dentistico è un’opzione interessante per dentisti che vogliono avviare un’attività con meno rischi, ma richiede un’attenta valutazione dei costi e del modello contrattuale. La scelta del franchisor giusto (con un marchio solido e supporto reale) è cruciale per il successo.  


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