L’Italia è oggi il primo partner economico dell’Albania, con uno stock di investimenti esteri pari a circa 2 miliardi di euro. Operano in Albania oltre 3.000 aziende italiane registrate, di cui 1.600 a capitale interamente italiano. Molte sono attive nei servizi e più di 300 nel manifatturiero, soprattutto nei settori tessile, abbigliamento, calzature, costruzioni, infrastrutture ed energia.
L’Italia è il primo fornitore (21% del totale import) davanti a Cina, Turchia e Germania, e il primo cliente (43% del totale export), per un interscambio pari a 3,4 miliardi di euro.
I principali prodotti esportati dall’Italia in Albania sono:
- macchinari, attrezzature e pezzi di ricambio (23%)
- prodotti tessili e calzature (19%)
- alimentari e bevande (17%)
Questi ultimi sono in forte crescita grazie al turismo (11,2 milioni di visitatori nel 2024) e all’adozione di stili di vita sempre più vicini a quelli italiani.
Nonostante la popolazione contenuta (2,7 milioni), il mercato albanese rappresenta una porta di accesso strategica per l’intera area albanofona che include Kossovo e Macedonia del Nord, con significative minoranze linguistiche e culturali albanesi.
Le esportazioni albanesi verso l’Italia sono costituite, per oltre il 50% da prodotti tessili e calzature, prodotti dell’agricoltura, materiali da costruzione (13%) e da macchinari e attrezzature (11%). Con un valore di 1,4 miliardi di euro, rappresentano il 43% del totale delle esportazioni albanesi.
La filiera suscettibile di maggiore crescita è quella legata a materiali e servizi per la gestione delle forniture di energia, in particolare quelle rinnovabili per le quali è stato creato un ente supervisore (OER) che regolamenta l’accesso alla rete del distributore nazionale (OSHEE) dei tanti piccoli produttori, consentendo al Paese di diventare un esportatore di energia.
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