Italia e Giappone: un’alleanza centenaria

Le relazioni tra Italia e Giappone hanno radici profonde che risalgono a secoli fa, che nel tempo hanno dato vita a una solida cooperazione politica, economica e culturale. Dal primo contatto ufficiale nel XVI secolo fino agli accordi bilaterali più recenti, i due Paesi hanno rafforzato la loro collaborazione in diversi settori strategici. 

Le tappe delle relazioni diplomatiche

Il primo incontro documentato tra italiani e giapponesi avvenne nel XVI secolo, quando missionari gesuiti, tra cui San Francesco Saverio, arrivarono nell’arcipelago nipponico per diffondere il cristianesimo. Nel 1615, la celebre ambasceria di Hasekura Tsunenaga raggiunse Roma, segnando uno dei primi contatti diplomatici tra il Giappone e l’Europa.

Le relazioni ufficiali tra i due Paesi iniziarono formalmente nel 1866, con la firma del Trattato di Amicizia e Commercio tra il Regno d’Italia e l’Impero del Giappone, che regolava gli scambi commerciali e l’apertura reciproca ai mercati.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia e il Giappone furono alleati nell’Asse Roma-Berlino-Tokyo, ma con la fine del conflitto i rapporti si raffreddarono. Tuttavia, a partire dagli anni ’50, con la firma del Trattato di Pace di San Francisco (1951), l’Italia riprese le relazioni con il Giappone, avviando un nuovo percorso di cooperazione economica e diplomatica.

Nel 1957, i due Paesi firmarono un Accordo di Cooperazione Economica, aprendo la strada a investimenti reciproci e a una crescente interazione tra le loro economie.

L’evoluzione dei rapporti economici e commerciali

Negli ultimi decenni, Italia e Giappone hanno stretto numerosi accordi bilaterali, rafforzando il loro partenariato economico in diversi settori chiave:

  • 1988: accordo per la Protezione degli Investimenti finalizzato a incentivare le aziende italiane e giapponesi a investire nei rispettivi paesi.
  • 2002: accordo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica volto a promuovere lo sviluppo congiunto di nuove tecnologie e innovazioni industriali.
  • 2013: patto per la Cooperazione nella Difesa che ha aperto la strada a collaborazioni nel settore aerospaziale e della sicurezza.
  • 2019: accordo di Partenariato Economico UE-Giappone (EPA): entrato in vigore il 1° febbraio 2019, ha eliminato il 97% delle tariffe doganali tra i due Paesi, facilitando gli scambi commerciali. 

Scambi commerciali e investimenti

Italia e Giappone vantano un interscambio commerciale solido, con settori di particolare rilievo:

  • Made in Italy: i prodotti italiani, in particolare moda, lusso, agroalimentare e design, sono molto apprezzati dal mercato giapponese.
  • Automotive e meccanica: il Giappone investe significativamente nel settore automobilistico e dell’alta tecnologia in Italia.
  • Settore farmaceutico e biomedicale: la cooperazione in ambito sanitario ha portato a scambi di ricerca e sviluppo tra aziende e università dei due Paesi.
  • Nel 2023, l’interscambio tra Italia e Giappone ha superato i 12 miliardi di euro, con un saldo commerciale positivo per l’Italia grazie alle esportazioni di beni di lusso e macchinari industriali.

La cooperazione nel XXI secolo

L’Italia e il Giappone collaborano attivamente in ambito scientifico, tecnologico e culturale. Nel 2021, è stato rinnovato il Programma Esecutivo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica per il triennio 2022-2024, con investimenti congiunti in settori come l’intelligenza artificiale, le energie rinnovabili e la robotica.

Dal punto di vista politico, entrambi i Paesi sono membri del G7 e del G20, collaborando su temi di sicurezza internazionale, cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile. Inoltre, nel 2023 l’Italia ha rafforzato la cooperazione con il Quad Indo-Pacifico, sostenendo la stabilità nella regione dell’Asia-Pacifico. 

Il futuro delle relazioni italo-giapponesi

Le prospettive per il futuro delle relazioni tra Italia e Giappone sono estremamente positive. La crescente collaborazione nel settore della transizione ecologica, con progetti comuni sulle energie rinnovabili e sull’economia circolare, rafforzerà ulteriormente i rapporti economici.

L’Italia punta, inoltre, ad attrarre maggiori investimenti giapponesi, con incentivi nel settore tecnologico e nella manifattura avanzata. D’altro canto, il Giappone guarda con interesse alle competenze italiane nel design e nell’industria creativa, elementi fondamentali per il suo mercato.

Con una storia di relazioni diplomatiche lunga oltre 150 anni, Italia e Giappone continueranno a sviluppare un rapporto basato su fiducia reciproca, innovazione e sostenibilità, guardando insieme alle sfide globali del futuro.

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