Le imprese femminili in Italia a fine giugno 2022 sono 345.000, costituendo il 22% del totale.
Il V rapporto sull’imprenditoria femminile presentato da Unioncamere, il Centro studi Tagliacarne e Si.Camera rivela che l’impresa femminile si differenzia da quella maschile per caratteristiche, dimensioni e impiego.
Prevale l’occupazione nel settore dei servizi 66,9% rispetto al 55,7% di quelle maschili. Le imprese Stem sono ancora poco scelte dalle imprenditrici, inoltre le imprese femminili hanno minori dimensioni (il 96,8% sono micro imprese con fino a 9 addetti), la maggior diffusione è nel sud del Paese dove viene raggiunto il 37%. La regione con il maggior numero di imprenditrici è la Lombardia, seguita da Campania, Lazio, Sicilia e Veneto
A livello regionale è utile informarsi su bandi e iniziative, come quello della Camera di commercio del Gran Sasso dedicato alle imprese dell’Abruzzo composte da almeno il 60% di donne, oppure la Regione Lazio elargisce contributi a fondo perduto per la creazione di imprese costituite da under 35 e donne.
Iniziative di formazione e informazione sono fatte da Terziario Donna, che rappresenta e coordina le imprenditrici associate a Unione Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Obiettivo America Latina
Il FMI, l’organizzazione guidata dalla bulgara Kristalina Georgieva, ha annunciato recentemente le previsioni sulla crescita globale per il 2024-2025. Per