Una maratona lunga un giorno per promuovere le competenze e l’assunzione di responsabilità per l’avvio della Fase 2. Si proponeva questo la diretta di sabato 2 maggio che ha ospitato, con larghissimo seguito del pubblico, contributi video e live di manager, professionisti, alte professionalità, comunicatori, rappresentanti delle istituzioni, studiosi. Dal pubblico e dagli ospiti il segnale forte, per qualità e quantità, che il difficile momento si può superare solo ripartendo da valori che il nostro Paese sembra aver trascurato da troppo tempo. Oggi, come ha detto in chiusura della Maratona il Presidente di CIDA, Mario Mantovani, sono necessarie persone che agiscano velocemente e che nella loro corsa buttino il cuore oltre i tanti ostacoli presenti, e questo si può fare seriamente solo avendo le competenze giuste e agendo secondo la responsabilità insita in ogni ruolo.
I numeri. Iniziata alle 10 di sabato 2 maggio e terminata alle 2.44 di domenica, nel corso delle 17 ore della Maratona con i Manager si sono collegate ben 123.702 persone sulla piattaforma www.maratonamanager.it. Un successo andato oltre ogni previsione. La durata prevista era di 10 ore, ma l’aumento dei video dei contributi pervenuti in corso e delle interviste realizzate in diretta (346 in totale alla fine) l’hanno prolungata fino a notte inoltrata. Condivisa integralmente su Facebook e da 56 canali per almeno parte della durata, ha registrato 53.704 interazioni tra like, commenti e condivisioni, mentre l’hashtag #maratonamanager è stato il terzo tra i trending topic del giorno su Twitter.
Il traguardo. La kermesse promossa da CIDA (la confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità), dalla Rete dei Comunicatori e del Management, da Confassociazioni e da tutte le organizzazioni ad esse aderenti ha colpito nel segno ed è riuscita nel suo scopo: ribadire e motivare la necessità di competenze e responsabilità per rilanciare l’Italia. E la Maratona è stata il contenitore di tantissimi interventi che si sono concentrati su rischi e opportunità, fattori e parole chiave, visioni e proposte, tutti nel segno del cambiamento.
Una bella corsa. “Siamo molto contenti – ha detto Mario Mantovani, Presidente CIDA – del successo ottenuto. Lo misuro dalla partecipazione dei tantissimi che hanno seguito la Maratona, da quella dei tanti che hanno inviato il loro contributo video e le numerose organizzazioni che hanno fatto squadra come non mai. Ma soprattutto abbiamo intercettato il sentire comune di tante persone che, al di là di ogni appartenenza di categoria, vogliono imprimere un passo decisamente diverso al nostro Paese, vogliono farlo correre puntando senza compromessi su competenze e responsabilità. Un ruolo che tanti degli ospiti hanno riconosciuto ai manager e alle alte professionalità senza nessuna retorica”. Tra questi, David Sassoli, Presidente dell’Euro Parlamento: “La vostra iniziativa è molto importante e il contributo di manager e alte professionalità rappresenta un punto di vista vitale in termini di know-how e capacità. Siamo a un cambio di fase, nei prossimi mesi serviranno le vostre caratteristiche di visione, capacità, pragmatismo, progetti e competenze”. Sempre Mantovani, nel suo commento all’iniziativa conclusa, ha rivolto una richiesta alla politica e alle istituzioni, quella di riconoscere e applicare un concetto semplice: se ci si affida come è giusto agli scienziati per curare i virus, ci si affidi ai manager per curare l’economia. I manager sono gli interlocutori corretti per gestire tante situazioni di complessità, dalla sicurezza sui luoghi di lavoro, sempre e ancor più nelle varie fasi dell’emergenza Covid-19, alla valutazione di quali attività aprire nell’imminente riavvio, in un quadro di regole generali che non restringa il funzionamento del mercato e della sicurezza all’applicazione dei codici ATECO Il mercato e la sicurezza non funzionano sui codici ATECO. Non è inoltre sufficiente – ha ricordato il Presidente Cida – invocare il generico contributo delle alte professionalità: è nelle forme organizzate di rappresentanza che si rende concreta la democrazia. Quelle dei manager sono largamente rappresentative in tutti i settori pubblici e privati, comprendono quindi anche i medici e i dirigenti scolastici, che dovranno essere i primi interlocutori per una profonda riforma dei rispettivi sistemi. Senza pretendere di essere portatori di soluzioni migliori di altre, l’obiettivo è quello di condividere presto con tutti gli italiani alcuni elementi di metodo, in un percorso in cui correre insieme. Infatti, solo collaborando tutti, ognuno per il proprio ruolo, è pensabile di poter uscire da questo pesantissimo blocco e guardare con fiducia al futuro. Una maratona ideale dove si parte, si corre e si arriva tutti insieme.
Comunicatori e Management. Tra gli aderenti alla Maratona voluta da CIDA, e accanto a Confassociazioni, la Rete dei Comunicatori e del Management, coordinata da Rita Palumbo, Segretario Generale FERPI, con Ascai, COM&TEC, Comunicazione Pubblica, Fondazione Pubblicità Progresso, IAA-Italy Chapter. Dalle Associazioni della Rete sono stati inviati 60 dei contributi video trasmessi con l’obiettivo di condividere quante più diversificate idee e proposte di soluzioni per trasformare la crisi in opportunità, nella convinzione del valore della collaborazione tra soggetti complementari verso il traguardo finale dell’affermazione del valore del nostro Paese (Alberto Sasso, IAA). Sfida socio-culturale oltre che economica, in essa avranno un ruolo fondamentale i manager, punto di sintesi tra le diverse esigenze e di risposta alla gestione delle complessità. E avranno un ruolo fondamentale i comunicatori, nella gestione dell’altrettanto complesso sistema di strategie e attività che compongono la comunicazione tra istituzioni, cittadini, organizzazioni, stakeholder (Rita Palumbo, Ferpi). Comunicatori in grado di fare la differenza nella ripartenza del sistema-Italia e nel favorire i più appropriati comportamenti da parte dei cittadini (Marco Magheri, Comunicazione Pubblica). Comunicazione che, sarà di necessità una comunicazione diversa, che terrà conto di fattori diversi, ma che non deraglierà dai binari di competenza, trasparenza, correttezza, sostenibilità che ne possono fare un asset strategico per valorizzare, innovare e gestire processi di sviluppo in tutti gli ambiti sia pubblici che privati, da invitare ai tavoli di lavoro strategici per velocizzare e rendere più efficienti i processi (Tiziana Sicilia, Com&Tec). Su tutto il cambiamento: affrontare la pandemia e le sue conseguenze, così pervasive e profonde per la vita di ognuno, ha riportato alla ribalta una componente narrativa, emozionale, inclusiva della comunicazione che resterà preminente (Maurizio Incletolli, Ascai). Infine, nella immaginata, nuova, architettura sociale che tanti degli intervenuti alla Maratona hanno cominciato a disegnare, non si potrà prescindere dalla solidarietà e da uno sforzo comune verso una coesione sociale che non lasci nessuno indietro. Anche attraverso linguaggi nuovi e un uso corretto delle parole della comunicazione (Andrea Farinet, Giangi Milesi, Fondazione Pubblicità Progresso).
Il lavoro. Protagonista indiscusso e comunque sotteso ad ogni intervento della Maratona il tema del lavoro. Quello che non c’è, quello che non ci sarà, quello che potrebbe esserci se ci fosse meno burocrazia e più incisività delle politiche attive nei territori, quello precario, quello ‘nero’. Rita Palumbo, in un momento live della diretta, ha riaffermato anche in questo ambito il ruolo centrale della Rete dei Comunicatori e del Management e della comunicazione trasparente, professionale e sostenibile per l’obiettivo della crescita, ipotizzando un Tavolo del Lavoro che affronti dopo la crisi da Covid-19 il cambiamento delle modalità stesse del lavoro. Comunicazione come hard skill, che sia di aiuto al passaggio da una politica del tamponamento ad una politica della crescita.
Tutti i contributi video della Maratona con i Manager sono online sulla piattaforma www.maratonamanager.it.