Le zone franche sono aree situate all’interno del territorio doganale nazionale della Colombia. Vi hanno sede diverse aziende che svolgono operazioni di commercio estero da e per qualsiasi destinazione.
Il regime istituito dal Decreto 2147 del 2016, modificato dal Decreto 278 del 2021, prevede due tipologie di zone franche che godono degli stessi vantaggi:
- Zone franche multiutente (legalmente note come zone franche permanenti)
- Zone franche monoaziendali (note come zone franche permanenti speciali)
Zone franche permanenti
Si tratta di parchi industriali in cui sono stabilite diverse aziende per fornire servizi, produrre beni o commercializzare prodotti. Sono aree gestite da un operatore utilizzatore, in cui si insediano più nuove imprese, beneficiando di un trattamento fiscale e doganale speciale.
Per stabilirsi in una zona franca permanente in Colombia e sviluppare attività commerciali o industriali per la fornitura di beni e/o servizi, l’impresa deve soddisfare precisi requisiti di investimento e occupazione, in base al proprio patrimonio totale, entro i primi cinque anni del progetto.
Società a scopo specifico
Le zone franche monoaziendali, o società a scopo specifico, sono costituite da un’unica società. In Colombia sono diffuse le società dedicate al BPO (outsourcing), alla produzione di energia o a progetti agroindustriali. Il regime consente il riconoscimento di una zona franca in qualsiasi parte del Paese per una nuova entità giuridica, finalizzata allo sviluppo di un progetto di investimento ad alto impatto economico e sociale.
Requisiti di accesso
Per operare in tale regime devono essere rispettati precisi requisiti di investimento e occupazione, che il progetto deve soddisfare a seconda del settore. Tali requisiti, salvo alcune eccezioni, devono essere soddisfatti entro tre anni dalla dichiarazione di zona franca.
Le imprese che desiderano stabilirsi nelle zone franche devono essere nuove entità giuridiche o non aver ancora sviluppato il proprio oggetto sociale. È inoltre possibile costituire filiali di una società estera che non abbia ancora sviluppato attività nel Paese.
Principio di extraterritorialità
Queste zone operano secondo il principio di extraterritorialità, il che significa che quando le merci entrano, non vengono importate, poiché non toccano il territorio doganale nazionale. Pertanto, non viene presentata alcuna dichiarazione di importazione, bensì il Modulo di Movimento Merci (FMM), che si applica anche all’uscita delle merci, al trasferimento in altre zone franche, ecc.
Trovarsi in una zona di libero scambio presenta due vantaggi principali:
- Le merci possono rimanere nel Paese per un periodo di tempo determinato dall’azienda. Durante questo periodo, il pagamento dei dazi doganali, come tariffe doganali e IVA, è sospeso. Questi si applicano solo quando le merci lasciano le zone franche per entrare nel territorio doganale nazionale, ovvero nel resto del Paese in cui si applicano le normative doganali.
- Le aziende situate nelle zone franche sono soggette a un’aliquota agevolata dell’imposta sul reddito del 20%, rispetto al 35% applicato alle altre aziende. Le organizzazioni che desiderano accedere a questo beneficio devono presentare un “Piano di Internazionalizzazione e Vendite Annuali” al Ministero del Commercio, dell’Industria e del Turismo (MinCIT).
Vocazione all’esportazione
La Colombia ha stabilito, con la Legge 2277 del 2022, che le aziende situate nelle zone franche debbano avere o rafforzare la propria vocazione all’esportazione. A garanzia di ciò, è stato creato l’articolo 11, che fa riferimento all’aliquota agevolata dell’imposta sul reddito del 20% per coloro che soddisfano tale vocazione e al “Piano di Internazionalizzazione e Vendite Annuali” che devono presentare per poter beneficiare del vantaggio.
Eccezioni previste
Sono state inoltre previste alcune eccezioni. Ciò significa che, per alcuni utilizzatori della zona franca, l’aliquota preferenziale del 20% rimane in vigore anche se non esportano.
Ai sensi dell’articolo 11, comma 5, della Legge 2277, questo gruppo comprende:
- Zone franche offshore
- Utenti industriali di zone franche permanenti speciali per i servizi portuali
- Utenti industriali dei servizi portuali in una zona franca
- Utenti industriali di zone franche permanenti speciali il cui scopo principale è la raffinazione di carburanti derivati dal petrolio o la raffinazione di biocarburanti industriali
- Utenti industriali di servizi che forniscono servizi logistici
La Corte Costituzionale del Paese, con la sentenza C-384 del 2 ottobre 2023, ha stabilito che l’aliquota agevolata del 20% sull’imposta sul reddito sarà mantenuta anche per gli utilizzatori delle zone franche istituite prima del 13 dicembre 2022.
Di seguito le zone franche operanti attualmente, suddivise in quattro regioni:
Regione Andina
- Zona Franca Santander
- Zona Franca Occidente
- Zona Franca Intexzona S.A.
- Exennta Zona Franca Gachancipá
- Zona Franca Industrial de Cúcuta
- Zona Franca de Bogotá S.A.
Regione Occidentale
- Zona Franca Valle de Aburrá S.A.S. (ZOFIVA)
- Zona Franca Permanente de Urabá
- Zona Franca Rionegro
- Quindío Zona Franca S.A.
- Zona Franca Internacional de Pereira
Regione del Pacifico
- Zona Franca Pacífico S.A.
- Zona Franca Zonamérica Colombia
- Zona Franca Surcolombiana
- Zona Franca Palmaseca S.A.
- Zona Franca CELPA S.A.
Regione Caraibica
- Zona Franca Parque Central
- Zona Franca Palermo
- Zona Franca Las Américas S.A.S.
- Zona Franca La Cayena
- Zona Franca La Candelaria
- Zona Franca de Barranquilla
Contenuti protetti da copyright©. È vietata la riproduzione, anche parziale, del testo con qualsiasi mezzo, senza autorizzazione.