È in questo quadro di riferimento che si è svolto, la scorsa settimana a Roma, il “Business Forum Italia–Turchia”, che ha dato vita a numerosi incontri fra aziende (600 i partecipanti) e ad alcuni seminari tematici condotti da rappresentanti di importanti imprese operanti nei due Paesi, focalizzati su settori specifici: Manifatturiero, Infrastrutture, Energia, Difesa, nei quali esistono le maggiori opportunità di mercato, sia per le nostre esportazioni sia per la realizzazione di joint-venture.
Come hanno sottolineato il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo a conclusione del Forum, la collaborazione economica è ormai consolidata in molti settori industriali. Il traguardo dei 30 miliardi di interscambio è stato raggiunto in anticipo rispetto a quanto programmato.
Ciò che può trasformare questo eccellente rapporto in una vera “partnership strategica” sono ulteriori investimenti, soprattutto nei settori a tecnologia avanzata. In questa prospettiva, entrambi i leader hanno ritenuto molto significativo l’accordo raggiunto fra il Gruppo Leonardo e la turca Baykar – il più importante produttore di droni del Paese, con un export di 1,7 miliardi di dollari – per lo sviluppo di sistemi aerei senza pilota, sfruttando le sinergie e le complementarità fra le due aziende.
Sono state menzionate anche altre collaborazioni strategiche, come quella tra Turkcell e TIM Sparkle, che prevede la realizzazione di una dorsale digitale di 4.000 km, destinata a migliorare la connettività fra Europa, Asia e Medio Oriente, e la partnership tra l’azienda petrolifera di Stato e le italiane Saipem e Tenaris, per lo sfruttamento del giacimento di gas di Sakarya, nel Mar Nero.
A tutto questo si aggiunge una componente culturale, con collaborazioni per il recupero del ricchissimo patrimonio archeologico turco e l’assegnazione congiunta a Italia e Turchia della realizzazione dei Campionati Europei di calcio nel 2032.
ICE, CDP, SACE e SIMEST: strumenti e alleanze per il mercato turco
Nel corso del Forum sono intervenuti anche i rappresentanti delle istituzioni italiane a supporto della promozione dell’export: ICE-Agenzia, Cassa Depositi e Prestiti (CDP), SACE e SIMEST, riaffermando il loro sostegno – ormai di lunga data – in termini di assistenza (ICE-Agenzia) e di supporto finanziario alle imprese che intendono vendere e/o investire in Turchia.
Tutte queste istituzioni hanno, infatti, accordi con banche e istituzioni finanziarie turche e possono mettere a disposizione delle aziende italiane, incluse le PMI (attraverso SACE e SIMEST), un significativo plafond finanziario, anche per agevolare la partecipazione a gare d’appalto indette da enti pubblici turchi – ministeri ed enti sia a livello nazionale che locale – per l’acquisizione di forniture (in particolare nel settore sanitario) o per la realizzazione di progetti infrastrutturali, soprattutto in ambito ferroviario.
Sia CDP che SACE e SIMEST hanno inoltre messo a punto piattaforme di “match-making” per facilitare gli incontri tra imprese italiane e partner esteri. Il format, già utilizzato con successo in altri Paesi, verrà presto esteso anche alla Turchia.
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