Tredici Eurostorie di ordinario successo, in tempo di Brexit. Questo il tema affrontato in un libro che si propone di riflettere su un’Europa che, al di là delle diversità esistenti e delle difficoltà affrontate negli anni, pur sempre in maniera unitaria, non si è mai fermata di fronte alle sfide poste dalla competizione mondiale. Fra criticità vere e ostacoli troppo spesso artificiosamente enfatizzati, lo spirito dei padri fondatori ha sconfitto populisti ed euroscettici. L’Unione europea è sicuramente perfettibile ma è anche una scelta obbligata per i Ventisette paesi che la compongono perché diversamente, isolati e litigiosi, il rischio reale è di diventare irrilevanti nello scacchiere mondiale.
Contiene i contributi di: Paolo Acunzo, Mauro Antonelli, Maria Chiara Buttiglione, Saveria Cristiano, Roberta D’Ottavi, Silvia Grandi, Francesco Gualdi, Enzo Maria Le Fevre, Mario Marotta, Luisa Sacco, Gabriella Serino, Luisella Silvestri,Francesco Kamel, Cristiano Zagari, Simona Clivia Zucchett. Curatori:Monica Didò e Francesco Tufarelli.
Le “storie”, raccontate dagli autori, ci parlano di alcune attività in diversi settori, quali quello della cultura e della formazione, delle norme sulla trasparenza e la legalità, dell’agricoltura, del turismo, della sicurezza interna ed esterna all’Unione, del programma europeo Erasmus, delle macroregioni europee, ma anche delle sfide politiche attuali quali, l’Europa digitale, l’Europa sociale, l’Europa dopo Brexit, l’Europa del Bilancio a 27 e l’Europa politica per il rilancio del processo di integrazione.
Il libro sarà presentato a Milano venerdì 11 gennaio 2019, al Palazzo delle Stellie, Sala Conferenze, Corso Magenta, 61 Milano. Ne discuteranno:
Daniele VIOTTI, Parlamento europeo
Luca BERTONI, Consigliere Camera di commercio di Milano
Rita PALUMBO, Segretario Generale Ferpi, ceo WIP Consulting
Luisa TRUMELLINI, Segretaria nazionale Movimento Federalista Europeo Stefano ROLANDO, Docente Università IULM di Milano
Lia QUARTAPELLE, Deputata Pd – Commissione Affari Esteri e Comunitari
Massimo CONDINANZI, Docente Università degli Studi di Milano