Il Vertice Italia-Africa del 28 e 29 gennaio scorso, al quale hanno preso parte Capi di Stato di 46 Paesi africani, oltre ai rappresentanti dei principali Organismi multilaterali, è stata l’occasione per ribadire solennemente, con l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni, l’impegno dell’Italia ad una cooperazione paritaria verso tutti gli stati del Continente e ha fornito elementi utili per identificare i settori prioritari di intervento: Agricoltura, Istruzione e Formazione, Sanità, Energia, Acqua, Infrastrutture e i Paesi con i quali avviare in via prioritaria progetti condivisi con le Autorità locali, da replicare anche in altri contesti : Algeria, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico, Tunisia.
Successivamente ai contatti presi in occasione del Vertice si è avuto un susseguirsi di Missioni politiche e imprenditoriali sia nei Paesi del Nord Africa che in quelli dell’Africa Sub-Sahariana.
In seguito anche a queste iniziative sono stati avviati alcuni progetti.
Agricoltura
Algeria: lo scorso giugno è stato firmato un accordo con il governo algerino per la concessione di 36.000 ettari nel sud del Paese al gruppo Bonifiche Ferraresi Spa per la messa a produzione e l’attivazione di un’intera filiera produttiva a cominciare dalla semina di cereali e legumi su un primo lotto di 3000 ettari. Il progetto darà vita ad un massiccio intervento in termini di attivazioni di pozzi per l’irrigazione, fornitura di sementi, macchinari e accessori, oltre al trasferimento tecnologico e alla formazione di personale.
Un altro accordo è entrato in vigore a luglio con il governo del Mozambico per la costruzione e l’equipaggiamento di un Centro Agroalimentare nella provincia di Manica che fungerà da polo di trasformazione e distribuzione di prodotti agricoli per l’area occidentale del Paese.
Programmi di Formazione nel settore agricolo sono in corso di costituzione e potenziamento anche con Tunisia ed Egitto per rafforzare la sostenibilità e la sicurezza alimentare.
Energia
Su questi due Paesi si fa affidamento anche come “hub” dell’intero Continente per la connettività energetica attraverso il potenziamento delle strutture esistenti (gasdotti) e la creazione di nuovi cavi sottomarini per aumentare la connettività , anche digitale, non solo con l’Italia ma con l’intera Europa.
Intelligenza Artificiale
Con la Tunisia è stato costituito un Gruppo di Lavoro per lo sviluppo delle nuove tecnologie, in particolare la creazione di un Hub per l’Intelligenza Artificiale che aumenti la capacità di calcolo necessaria per incrementare i campi di applicazione dell’IA.
Spazio
Fra i progetti avviati vi sono anche quelli relativi allo spazio e alla ricerca aerospaziale.
D’accordo con il Ministero della Difesa del Kenya è stato deciso di dare un nuovo impulso al centro Spaziale “Luigi Broglio”, dal nome del suo fondatore, che ha sede a Malindi e dal quale fu lanciato nel 1967 il satellite italiano “San Marco 2”, trasformandolo in una Scuola Spaziale Internazionale aperta a i tutti paesi del Continente per addestrare ai molteplici campi applicativi dell’osservazione spaziale, nella quale l’Italia è uno dei paesi leader, che contribuiscono alla gestione delle risorse naturali e quindi alla sicurezza alimentare oltre che alla possibilità di prevenzione di disastri naturali. La formazione di ingegneri e tecnici specializzati, curata dall’Agenzia Spaziale Italiana, sarà anche al centro della collaborazione con la costituenda Agenzia Spaziale Africana che avrà sede al Cairo.
I progetti appena elencati, fra i tanti che si stanno mettendo in cantiere, riguardano una molteplicità di settori e potrebbero consentire anche alle aziende di minori dimensioni, appartenenti alle rispettive filiere produttive di interagire con le aziende e/o gli Organismi capofila, per entrare in contatto con il contesto imprenditoriale di alcuni Paesi africani.
Finanziamenti pubblici: le misure Simest
Nell’ambito del Piano Mattei la misura più importante diretta sia ad aziende già presenti sia a quelle che intendono attivare una presenza, commerciale o produttiva in Africa è quella di Simest denominata MISURA AFRICA, operativa dallo scorso 25 luglio (www.simest.it). Lo stanziamento iniziale destinato alla Misura Africa, è di 200 milioni di Euro: ai progetti finanziati viene applicato il tasso d’interesse dello 0,5% e il 10% dell’ammontare dei progetti finanziati è a fondo perduto, tale percentuale sale al 20% per le aziende del Sud. Una “riserva” dello stanziamento è destinata ad imprese giovanili, femminili e “start up” innovative. In tale ambito possono essere presentati progetti relativi anche al finanziamento di strutture promozionali in loco o partecipazione a Fiere, mostre e Convegni così come alla Formazione di personale, ivi compreso il costo di soggiorni in Italia.
Molti gli attori del Piano Mattei: oltre ai governi italiani e a quelli dei Paesi africani coinvolti, hanno un ruolo importante le Istituzioni che hanno come compito istituzionale la Cooperazione e la promozione del Sistema Italia all’estero e sono presenti significativamente in quest’area: Ministero Affari Esteri, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Ice-Agenzia, ma anche Simest, Sace e Cassa Depositi e Prestiti, che supportano finanziariamente le aziende sui mercati esteri e hanno intensificato la loro azione concernente i mercati africani. Anche alcune Associazioni di categoria settoriali stanno attivamente contribuendo alla strategia in atto, in particolare per quanto riguarda i progetti della filiera agroalimentare, ad esempio, Confagricoltura e FederUnacoma, in considerazione del ruolo di questo settore fra quelli prioritari nell’articolazione del Piano.
Come è stato sopra menzionato descrivendo, sinteticamente, gli obiettivi e l’articolazione del Piano Mattei, della Cabina di Regia fanno parte numerosi Ministeri ed Enti, che secondo le proprie competenze, vengono chiamati a proporre, dare il loro contributo tecnico o a gestire i progetti e le iniziative di volta in volta decise per raggiungere gli obiettivi del Piano.
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