Opportunità per il settore privato in Africa. Il ruolo della BERS

Il webinar, svoltosi lo scorso 10 ottobre, organizzato dall’Agenzia Ice, si inquadra nel più ampio ventaglio di iniziative finalizzate a familiarizzare le imprese italiane con le opportunità offerte dai mercati del continente africano. In tale ambito un ruolo importantissimo è svolto dagli Organismi Internazionali, attraverso il finanziamento di importanti progetti di sviluppo infrastrutturale e sociale.
Il webinar ha avuto come focus gli interventi della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) che sono stati illustrati da Chiara Fulvi, assistente esecutiva del Rappresentante italiano presso la Bers e “liason officer” tra questo Organismo, che ha sede a Londra e l’ufficio Ice di Londra.
La relatrice ha informato sui Progetti finanziati dalla BERS in Africa a partire dal 2012, data nella quale inizia il suo intervento in questo continente attraverso il finanziamento di importanti progetti in alcuni Paesi del Nord Africa.
Nel corso della presentazione è stato più volte sottolineato come i progetti della BERS , una volta finanziati, e avviati attraverso apposite gare d’appalto, siano fruibili anche delle aziende di minori dimensioni che, aggiudicandosi le gare d’appalto della BERS, hanno garanzia della trasparenza nella gestione delle stesse.
Accanto ai grandi progetti infrastrutturali, infatti, sono bandite anche gare d’appalto relative a singole forniture e progetti di assistenza tecnica nei quali il know-how dalle PMI italiane è molto apprezzato dalle controparti locali.
I settori  prioritari per le economie dei Paesi del continente africano sono relativi alla filiera agroalimentare (macchine agricole, impianti per la trasformazione dei prodotti finiti, irrigazione, assistenza tecnica e formazione); alle energie alternative al fossile (attrezzature per impianti solari ed eolici, sfruttamento delle bio masse, abbattimento dei livelli di inquinamento nei centri urbani); alla logistica e al trasporto ferroviario.
 
In questi settori la BERS ha concentrato i suoi sforzi soprattutto in tre paesi del nord-Africa (Egitto, Marocco e Tunisia) finanziando progetti per un valore di 28 miliardi di dollari. Si tratta di progetti quali, ad esempio, quello dello sviluppo ferroviario in Egitto o della creazione di impianti solari in Marocco, ma anche di assistenza a un ampio network di piccole imprese locali, soprattutto nel settore dell’agricoltura e della prima trasformazione, come avvenuto in Tunisia.
Nel corso degli anni importanti imprese italiane si sono aggiudicate le gare d’appalto bandite dalla BERS, potendo in tal modo partecipare ai progetti realizzati in questi Paesi, con ricaduta positiva sull’intera filiera italiana di alcuni settori, in particolare quella delle costruzioni e dei trasporti.
Nell’Africa sub-sahariana, solo di recente inserita nelle Aree geografiche di intervento della BERS,  gli sforzi si concentreranno in Senegal, Kenya, Nigeria, Ghana e Benin, paesi che, pur tra molte criticità, presentano un quadro normativo ed un livello di sviluppo economico incoraggiante.
In questi Paesi l’intervento propedeutico della BERS consiste nell’affiancare gli organismi pubblici locali per fissare le priorità di intervento e fornire assistenza tecnica e formazione alle imprese, soprattutto in quelle operanti nella filiera agroalimentare, con l’obiettivo di formare Consorzi e Associazioni d’impresa in alleanza con aziende europee, per innescare una spirale positiva di crescita imprenditoriale.
Al termine del webinar è stato sottolineato che sul sito web della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo sono pubblicati i bandi di gara e tutte le informazioni per prendervi parte.
Altro strumento utile alle imprese, soprattutto alle PMI, per conoscere in tempo reale le Gare d’Appalto emesse anche da tutti gli altri Organismi Internazionali è TENDER PLUS, messo a punto dall’Agenzia Ice in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri.
Ulteriori informazioni su come accedere a tale strumento si possono ottenere visionando il sito www.ice.it  oppure export.gov.it.

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