Il progetto trackIT di ICE con il valore aggiunto dell’inserimento nella catena a blocchi di tracciamento del certificato del Mimit di marchio storico e grazie al ruolo dell’Associazione Marchi Storici quale ente validatore nella catena, rappresenta un’opportunità di grande impatto per il sistema imprenditoriale italiano.
Tuttavia, il vero potenziale di questa tecnologia può emergere solo se un’azienda ha già sviluppato una solida e coerente strategia di comunicazione.
La blockchain non deve essere utilizzata solo come strumento tecnologico. Per un’azienda, specialmente se vanta un marchio storico, è necessario che la blockchain venga integrata in una narrativa più ampia, che sia capace di comunicare chi è l’azienda, cosa fa, come realizza i propri prodotti e, soprattutto, quali sono i valori che guidano il suo operato.
La trasparenza e la tracciabilità offerte dalla blockchain diventano davvero potenti quando l’azienda sa come raccontarsi per condividere con i consumatori l’origine delle materie prime, le condizioni di produzione, le certificazioni ambientali o etiche, ma tutto questo è solo un insieme di dati se non viene inserito in un contesto narrativo coerente. Se un’azienda, ancor più se è un brand storico sa raccontare la propria storicità a garanzia della qualità dei suoi prodotti utilizzando la blockchain, trasmette un messaggio potente e credibile.
La blockchain permette, quindi, di garantire non solo l’autenticità del prodotto, ma anche i valori aziendali che lo sostengono. Se un’azienda afferma di essere sostenibile, etica o trasparente, la blockchain offre i dati concreti che possono supportare queste affermazioni. Ma, senza una strategia di comunicazione ben strutturata, anche questo potente strumento rischia di perdere la sua efficacia. Non è solo la tecnologia a fare la differenza, ma come questa viene utilizzata, contestualizzata e resa parte di una visione più ampia che coinvolge il consumatore.
La blockchain, inoltre, può rappresentare un asset fondamentale per rafforzare la reputazione del brand, ma solo se l’azienda sa come utilizzarla in modo strategico. Una buona comunicazione non si limita a mostrare i dati, ma li integra in una storia che il pubblico può comprendere e apprezzare. È questo il valore aggiunto anche per una tecnologia come la blockchain: essere al servizio di una narrativa più grande, che rafforza la fiducia e la lealtà del cliente.
La reputazione di un’azienda e la sua capacità di raccontare una storia autentica e coerente sono elementi fondamentali per il successo, come dimostrato da studiosi come David Aaker, Kevin Lane Keller e Michael Porter. Quest’ultimo con il suo concetto di vantaggio competitivo, ha dimostrato che una solida reputazione basata su trasparenza e autenticità può differenziare un’azienda nel mercato globale. La blockchain, dunque, non è solo uno strumento tecnico, ma una leva strategica per raccontare in modo chiaro e verificabile chi è l’azienda, cosa fa e come realizza i suoi prodotti.
In questo contesto, il progetto trackIT blockchain, grazie alla collaborazione tra ICE e Associazione Marchi Storici, assume un peso significativo che va oltre la semplice tracciabilità, diventando un alleato strategico nella valorizzazione del brand e nella tutela della sua autenticità, non solo attraverso i prodotti, ma attraverso la narrazione che lo sostiene. Diventa una certificazione di qualità e di origine dei prodotti, ma anche dei valori aziendali, garantendo che ogni fase della produzione e della distribuzione sia trasparente e tracciabile. Ciò non solo protegge l’autenticità del prodotto, ma rafforza la fiducia dei consumatori.
DOTT.SSA RITA PALUMBO
Presidente e CEO di WIP Consulting